Quando la Cellulite compare sulla pancia, cosa fare?

La cellulite addominale è spesso legata ai chili di troppo, sarebbe quindi ottimale non rendersene conto solo quando ci mettiamo in costume, realizzare un progetto di dieta e movimento a lungo termine permette all’organismo di adattarsi al suo nuovo assetto metabolico. Rimettersi in forma quindi, non dovrebbe essere una cosa che si fa una o due volte l’anno, ma dovrebbe servire ad
imparare dagli sbagli, per adottare uno stile di vita sano che ci consenta di avere un peso corporeo il più possibile costante.
Detto questo non dimentichiamoci però dell’inestetismo più ostico e rilevante, la cellulite!

La cellulite è una vera e propria patologia, come abbiamo già detto, quando si localizza sulla pancia è generalmente accompagnata anche da adipe, ma non è la sola causa.
La cellulite sulla pancia è anche provocata da una vita sedentaria, da sbalzi ormonali e dall’avanzare dell’età. L’aumento del girovita nelle donne, infatti, è fisiologico, l’importante è mantenerlo entro certi limiti.

Quando la cellulite si forma proprio sulla pancia.
Quando cellulite e chili di troppo si localizzano principalmente sulla parte addominale, possono essere, oltre che causa di disagio, un campanello di allarme. L’origine infatti può essere sia costituzionale, che fisiologica e/o patologica. In genere, in questi casi:

  • La costituzione, quelle donne che tendono ad ingrassare solo su braccia, pancia e seno, cosiddetta a “mela”.
  • Durante la pubertà, quando si subisce una tempesta ormonale ed il corpo cambia molto rapidamente.
  • Durante la menopausa, a causa di un fisiologico calo degli estrogeni, per cui i chili si localizzano fisiologicamente sull’addome.
  • Una sospetta sindrome metabolica, cioè un’insulinoresistenza, che può causare la comparsa di grasso localizzato sulla pancia, con un girovita oltre gli 88cm.

Quanto e come influisce il sovrappeso sulla cellulite addominale?
Generalmente in una situazione di sovrappeso si verifica, sia un eccessivo ristagno di liquidi che un accumulo di grasso, ovvero quelle condizioni responsabili dell’aumento delle cellule adipose.
Ritenzione idrica e aumento ipertrofico delle cellule adipose, sono a loro volta tra le principali cause della cellulite, quindi è molto probabile che un soggetto in sovrappeso presenti sulla pancia anche cellulite, ad uno stadio più o meno avanzato.
Come già detto infatti, le prime regole per prevenire o contrastare la cellulite sono quelle di mantenere un peso corporeo nella norma, per ridurre il volume degli adipociti e di dedicarsi ad un po’ di esercizio fisico, per contrastare ritenzione idrica e cattiva circolazione.
Con movimento e corretta alimentazione è quindi possibile ottenere un doppio beneficio, si dimagrisce e si migliora la circolazione

Da cos’altro può dipendere la cellulite?
Nel caso di cellulite sulla pancia può giocare un ruolo rilevante anche la genetica, infatti la predisposizione alla ritenzione idrica può essere ereditaria, così come la cellulite stessa. Ma ovviamente non è l’unica ragione, anche la qualità e la natura degli alimenti che mangiamo può causarne la comparsa, ciò significa che non basta mangiare poco, ma è necessario fare una valutazione degli alimenti che introduciamo nel nostro organismo.
Un eccessivo consumo di sale, soprattutto quello già presente nei cibi industriali o conservati, come ad esempio affettati e salumi, può favorire la cellulite anche in un soggetto normopeso.
Altro fattore scatenate è bere poca acqua, anche questo comportamento induce l’organismo a trattenere liquidi negli spazi interstiziali tra le cellule.

Come posso combattere grasso localizzato e cellulite sulla pancia?
La corretta alimentazione deve prevedere un consumo ottimale di tutti i nutrienti in base alle nostre caratteristiche, sia fisiche che comportamentali dello stile di vita.
Le proteine ad esempio, sono fondamentali per la ricostruzione dei muscoli, ma sei fai del movimento è indispensabile non dimenticarsi i carboidrati. Essi sono fondamentali per attivare il processo metabolico che brucia i grassi. Quindi non eliminarli dalla tua tavola. L’unica cosa che non va dimenticata, è guarnire la tavola anche con legumi, frutta e verdura. Non abbuffarsi a pranzo e a cena e modificare le porzioni, magari limitandosi nel consumo, ma aumentando il numero dei pasti. 5 pasti al giorno possono essere ideali allo scopo, magari in questo ordine: colazione, uno spuntino durante la mattinata, pranzo, merenda e cena.

Generalmente è preferibile adottare cotture che non richiedono grassi, come la cottura al forno o al vapore.

Esercizi addominali contro la cellulite sulla pancia
Per ridurre il grasso localizzato sulla pancia è consigliabile, oltre ad un’indispensabile allenamento total-body, eseguire alcuni esercizi specifici, volti a tonificare la struttura dell’addome.
Il classico crunch andrà benissimo, è sconsigliabile infatti, iniziare questo percorso con esercizi troppo complessi, soprattutto se ancora non abbiamo una parete addominale sufficientemente allenata per praticarli. Ciò rischierebbe di compromettere la postura e di inficiare l’allenamento con movimenti non corretti che non tonificano i muscoli addominali.
Come si esegue: sdraiandosi a pancia in su, piegare le gambe e mettere le braccia dietro al collo. Tenendo i piedi a terra, staccare dal tappetino la testa e le spalle. Poi, si torna lentamente alla posizione di partenza.
Il trucco per eseguire gli addominali in maniera corretta è tenere sempre il mento lontano dal petto e guardare verso l’alto.  Un esempio per partire può essere rappresentato da 3 serie di 15 addominali da eseguire tutti i giorni, aumentando il numero degli addominali in base ai progressi.
I muscoli obliqui, esecuzione: sempre da sdraiati a pancia in su, piegare il busto verso la gamba destra, poi tornare alla posizione di partenza e ripetere l’esercizio per la gamba sinistra.
Anche in questo caso si può iniziare con 3 serie da 15 addominali.
Esistono tantissimi tipi di esercizi per tonificare l’addome, ma per cominciare queste due varianti sono fondamentali, progressivamente si potranno aumentarne sia il numero che le serie e solo successivamente è consigliabile applicarsi ad esercizi più difficili, come il Plank o i movimenti funzionali con carico di peso.
Non dimenticare l’allenamento total body: Un esempio di allenamento leggero, ma completo, per chi è alle prime armi, potrebbe prevedere una camminata veloce di almeno 40 minuti, la corsa, di almeno 20 minuti, oppure un corso specifico, come lo spinning o l’acquagym. Questi corsi si concentrano su tutti i muscoli, focalizzandosi però anche sulla pancia, grazie alla postura con cui si
svolgono.
Se gli sforzi fatti non sono sufficienti ad eliminare la cellulite sulla pancia, oggi è possibile ricorrere a trattamenti di medicina estetica minimamente invasivi, come il metodo Cellfina.

Come agisce Cellfina:
La cellulite, come abbiamo visto, non è un problema legato unicamente al sovrappeso, dunque dieta ed esercizio possono aiutare a limitarne la comparsa, ma se la cellulite è già presente in stadio avanzato, è possibile ridurla o eliminarla con un protocollo specifico, come Cellfina: un trattamento medico-estetico non invasivo, sicuro e a lungo termine Cellfina® è un protocollo medico approvato dal FDA e certificato CE, per il miglioramento a lungo termine dell’aspetto estetico della cellulite. Agisce recidendo i setti fibrosi retraenti, principali responsabili della pelle a buccia d’arancia. Essi risiedono naturalmente nel pannicolo adiposo sottocutaneo e se degenerati, a causa dell’aumento delle cellule adipose, possono esercitare una sorta di trazione della pelle in superficie verso l’interno. Causando appunto buchi e avvallamenti nella pelle, appunto l’effetto a buccia d’arancia.
Cellfina, attraverso un sistema di subcision® guidata, permette di lavorare ad una profondità prestabilita e controllata, senza intaccare i tessuti sani circostanti, ottenendo come risultato una pelle più liscia ed omogenea.
La seduta di Cellfina®, va eseguita da personale medico specificatamente formato e in centri autorizzati, questo metodo è in grado di garantire risultati visibili fino a 3 anni.