circolazione

La pericolosa relazione tra cellulite e cattiva circolazione

La cellulite è determinata da fattori genetici e ormonali, abitudini alimentari, routine sedentarie e mancanza di esercizio fisico, ma come indicano le indagini degli ultimi anni, è soprattutto per la cattiva circolazione che essa si manifesta più rapidamente.

Quindi qual è la relazione tra cellulite e problemi circolatori?

Esistono studi scientifici che supportano la relazione tra problemi venosi periferici e cellulite. La presenza di telangectasie, anche chiamate vene varicose, in molti casi si verifica contemporaneamente, quindi è facilmente presumibile che possa esserci una causa comune.

L’accumulo di liquidi, grassi e tossine che caratterizza la cellulite, può essere favorito da problemi circolatori, ma allo stesso tempo anche la cellulite può provocare a sua volta più alterazioni nel microcircolo. Due componenti quindi che si supportano in un circolo vizioso.

Cosa fare se ho problemi di circolazione e cellulite?

Tra i trattamenti più efficaci per la cellulite, quando si sospetta una forte componente circolatoria, c’è la mesoterapia, un trattamento localizzato e specifico.

La mesoterapia viene eseguita attraverso iniezioni e fornisce un pool di sostanze che migliorano la condizione circolatoria. Questo trattamento può essere eseguito in modo indipendente o insieme alla fleboterapia riparativa, un trattamento anch’esso ambulatoriale che agisce rafforzando le pareti dei vasi sanguigni.

Non solo le vene varicose sono un sintomo di allarme, anche la pesantezza e l’edema diffuso possono denotare un problema venoso, quindi supportare il rischio di cellulite.

Anche la carbossiterapia è un valido trattamento in grado di migliorare sensibilmente la condizione circolatoria. Mediante un piccolo ago si infonde CO2 nell’area da trattare per stimolare la circolazione e per riportare le cellule alloro corretto scambio metabolico.

 

L’insufficienza venosa provoca il rallentamento del ritorno venoso e la dilatazione dei capillari.

La dilatazione dei capillari consente al sangue di fuoriuscire dai vasi, proprio nell’area della pelle in cui si trova il tessuto adiposo, il quale è compromesso dalla pressione esercitata dal liquido in uscita dai capillari provoca un ipertrofia nell’area. In particolare, sono i setti fibrosi, in questo caso, che per contenere l’ipertrofia, di liquidi e grassi, tirano la pelle in superfice e provocano così, la buccia d’arancia.

Questo fa sì che il grasso non si compatti correttamente, perda la sua struttura normale e si accumuli formando più nuclei di grasso localizzato e a volte atonico.

Inoltre, c’è un effetto ormonale nelle donne che favorisce il riempimento di trigliceridi in questi nuclei (gli adipociti) favorendo il deposito di liquidi e grasso nelle gambe e nell’addome.

Prevenzione:

Non puoi combattere contro la genetica o fattori ormonali, ma puoi lavorare per prevenire una cattiva circolazione e quindi prevenire anche la cellulite.

  • Evitare la ritenzione idrica e il sovrappeso, poiché entrambi i problemi peggiorano la situazione.
  • Non lasciarti vincere dallo stile di vita sedentario perché influenza il ritorno venoso.
  • Al lavoro cerca di alzarti e fare brevi passeggiate se stai seduta per molto tempo.
  • Esegui una routine di esercizi per i muscoli delle gambe.
  • Assumi contraccettivi orali solo su prescrizione e se non puoi farne a meno, poiché gli estrogeni aumentano il rischio di disturbi venosi, favoriscono la ritenzione idrica e la cellulite.
  • Indossa scarpe con un tacco massimo di 5 cm.
  • Evita fumo e alcol.
  • Esercitati con costanza per promuovere la circolazione, in questo caso sono raccomandati la camminata, il pilates, lo yoga, il ciclismo e il nuoto.
  • In fine includi nella dieta verdure, fibre, frutta e bevi molta acqua (2 litri al giorno).